Non tutti sanno che … il vocabolo dialettale Róssc (immondizia, pattume), spesso italianizzato dai bolognesi in Rusco è uno dei vocaboli tipici di Bologna e provincia.
Tante sono le storie nate sopra questo vocabolo. La più nota è quella relativa ai Rifiuti Urbani Solidi Comunali il cui acronimo sarebbe appunto R.U.S.CO. Ovviamente, l’origine del termine è assai più lontana del moderno servizio comunale legato ai rifiuti.
Il “rusco” deriva dal latino classico ruscus, che significa «pungitopo o arbusto cespuglioso», una pianta usata anticamente per fabbricare scope (in botanica il pungitopo è il Ruscus aculeatus L.).
Una volta era facile trovare questo tipo di pianta di fianco alle case come protezione dai topi: è da notare che spesso le cantine delle abitazioni erano vere e proprie dispense per la famiglia ed erano luogo ambito dai roditori, e dato che il pattume era solo quel po’ che si buttava, tipo ossa o resti di cibo, che non mangiavano gli animali domestici, lo si buttava “intal róssc”.
In pratica, veniva buttato sotto la pianta come concime e adesso, “al sbatän ancåura intal róssc” (“lo sbattiamo ancora nel rusco”).