Anche Bologna ha le sue leggende, le sue tradizioni e credenze. Molte di queste sono, appunto, solo credenze e in qualche caso assolutamente non veritiere. Le conoscevi tutte?
I laureati sulla Torre degli Asinelli
Bello il panorama dalla Torre degli Asinelli? Sì, ma attenti se siete in procinto di laurearvi! Secondo un’antica scaramanzia non è infatti consigliata agli studenti universitari la salita fino in cima alla famosa torre bolognese prima del fatidico traguardo della laurea. Il rischio (sempre secondo questa credenza) è non riuscire più a concludere gli studi. E questo non è l’unico comportamento a cui devono stare attenti gli studenti. Si narra infatti che sia meglio evitare di attraversare Piazza Maggiore in diagonale o il destino potrebbe essere molto simile a quelli che salgono sull’Asinelli.
Gli uomini e il primo gennaio
Adesso è praticamente scomparsa, ma questa credenza una volta era molto seguita. Parliamo dell’usanza che prevedeva un buon auspicio se a far gli auguri di buon anno la mattina del primo gennaio era un uomo. Da dove deriva questa credenza? Una volta il nuovo anno era visto come un momento di cambiamento, in cui si sperava in una vita migliore per sé e la propria famiglia. Per le donne senza marito se il primo augurio fosse venuto da un maschio questo segnale avrebbe potuto essere interpretato come di buon auspicio e quindi come un possibile arrivo durante l’anno di un potenziale marito.
Da questa usanza ne derivò un’altra, ormai quasi scomparsa: i bimbi maschi che il primo dell’anno facevano il giro delle abitazioni suonando alla porta delle case per fare gli auguri. Come ringraziamento gli si dava una moneta o dei dolci. Questa usanza si ricollega a quella antica: infatti erano generalmente i maschi a presentarsi alla porta di casa il primo dell’anno, facendo incetta di dolci e monete che, generalmente, dividevano poi con le sorelle e gli altri fratelli.
Mai andare a San Luca in due!
Romantica la vista su Bologna da San Luca, molto suggestivo il Santuario…sì, ma la tradizione dice: mai salirci con il fidanzato! Secondo questa credenza, infatti, porta sfortuna salire al Colle della Guardia con il proprio partner e tentare la sorte equivarrebbe a rischiare di veder finito l’amore e non sposarsi più.
Qualcuno ha tentato?
Gli innamorati al Baraccano
A proposito di amore, un’antica tradizione bolognese vuole che gli sposi novelli, il giorno delle nozze, vadano alla Chiesa del Baraccano a chiedere protezione alla Madonna. Il nome di questo luogo, la Chiesa di Santa Maria della Pace del Baraccano, prende nome dal “barbacane”, un antico torrione che si trovava in quel tratto delle mura cittadine. La sua origine è dovuta anche a un’immagine della Madonna col bambino dipinta da Lippo Dalmasio e rimaneggiata da Francesco del Cossa. Questa icona nel 1512 fu protagonista di un fatto miracoloso che tuttora viene ricordato: durante un assedio cadde un ordigno vicino alla Madonna, ma questa non venne distrutta.
Nonostante siano passati diversi secoli, la Chiesa del Baraccano e la “sua” Madonna mantengono ancora il loro fascino romantico per molti sposi che vengono a chiedere protezione per il loro amore.
L’arco 666
Quanti turisti cercano il famoso arco numero 666 sotto al portico di San Luca! Ma non sanno che non lo troveranno mai semplicemente perché…non c’è! Gli archi che compongono il portico sono infatti 658 perché non vengono contati nel totale quelli di raccordo e dei passaggi pedonali e stradali.
La storia del portico di San Luca inizia da lontano, dal XVII secolo, quando venne costruito perché molti devoti salivano in pellegrinaggio sul colle della Guardia. Il portico era inoltre di forte aiuto anche per la discesa della Madonna di San Luca in città ogni anno. Da allora è ancora lì, il più lungo al mondo, a mostrarsi in tutta la sua maestosità e i suoi archi.
Spaghetti alla bolognese
Se li sentite nominare fuggite! Parliamo degli spaghetti alla bolognese, quel cibo che esiste ovunque nel mondo, tranne che a Bologna.
Se un bolognese (e non solo) impazzisce per un buon piatto di tagliatelle al ragù non potrà mai concepire lo stesso condimento con gli spaghetti. Eppure, questo piatto continua a essere associato (fin dal nome) alla cucina bolognese ed emiliana.
Ecco una nuova falsa (molto!) credenza su Bologna e le sue peculiarità.
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